Per chi ha conosciuto
Adriano Eccel la serata del 22 marzo presso
FPschool è stata un momento di commozione, ma anche di gioia, perché è stato un po' come riaverlo tra noi. Nel filmato introduttivo presentato da
Luca Chisté abbiamo avuto la possibilità di rivederlo e risentirlo in tutta la straordinaria semplicità che ha sempre caratterizzato il suo modo di essere a dispetto della sua complessa e articolata produzione artistica. In particolare ci piace ricordare la naturalezza con cui durante l'inaugurazione di una mostra personale rispondeva alla domanda che gli era stata posta circa la durata di un progetto: Quattro anni. Un periodo indicato con la semplicità e la naturalezza con cui si potrebbe indicare la durata di un lavoro di una mezza giornata.
La serata inaugurata dal filmato realizzato da
Luca Chisté per ripercorrere le tappe fondamentali della carriera artistica di
Adriano Eccel, è stata successivamente arricchita dalla testimonianza dello stesso
Chisté che, oltre ad essere stato amico personale dell'artista scomparsa, ne aveva curato le stampe. A seguire è intervenuta
Claudia Sartori, presidente dell'
Associazione Culturale AEcceL per la fotografia che ha ricordato le finalità dell'associazione e gli ambiziosi progetti che prevedono la realizzazione di convegni e borse di studio destinate a studenti che analizzino e ripercorrano, sviluppandole con nuova linfa, le linee conduttrici del lavoro di
Adriano Eccel.
L'intervento successivo è stato di
Antonio Cussu, presidente di
Promart, Libera Associazione per la promozione delle Arti che ha ricordato la collaborazione tra lui e
Adriano Eccel, rivendicando il ruolo, oggi troppo spesso dimenticato, del collezionista nel supporto all'artista. Quello professato e praticato da
Cossu è un collezionismo forse dimenticato, che nasce da un amore puro nei confronti dell'espressione artistica, una passione scevra da implicazioni speculative che spesso, troppo spesso, governano malamente il mercato dell'arte.
Hanno concluso la serata l'intervento di
Dario Coletti, fotografo e docente presso l'
ISFCI, Istituto superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata, nonché grande amico di
Adriano Eccel e quello di
Sandro Iovine, direttore responsabile di
FPmag, che fatto un veloce analisi de
Il Codice Duval, uno dei lavori più interessanti e complessi realizzati dall'artista.